NLT - Info in movimento
Noleggio a lungo termine
![]() Nel noleggio a lungo termine (in gergo, NLT) si affitta un veicolo per un periodo prefissato, pagando una somma iniziale come anticipo e un canone mensile “all inclusive” che comprende tutte le spese di utilizzo (vengono esclusi solo il carburante, i parcheggi e i pedaggi). I contratti variano normalmente da 24 a 60 mesi, possono essere integrati con servizi aggiuntivi di vario tipo e comprendono la previsione di un chilometraggio massimo (con penali in caso di “sforamento”). Le auto consegnate sono nuove e rispondono alle specifiche del cliente, che le determina all’ordine. Il successo di questa formula è legato a tanti fattori, non ultimo il fatto di garantire spese fisse certe. Permette inoltre alle aziende e alle partite Iva di evitare esposizioni finanziarie per l’acquisto dei veicoli o di immobilizzare nelle proprie flotte capitali importanti. All’atto pratico, con questa formula si utilizza un bene come fosse proprio, senza però diventarne mai proprietari. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/auto-business/noleggio-lungo-termine |
Ford a tutto Sport Utility Vehicle
![]() La strategia di crescita della filiale europea prevede il lancio di 5 nuovi modelli nei prossimi tre anni Ford a tutto Sport Utility Vehicle. La strategia di crescita della filiale europea prevede il lancio di 5 nuovi modelli nei prossimi tre anni. Si comincia con la nuova Edge che sarà presentata nella versione dedicata al Vecchio Continente in occasione del prossimo aalone di Francoforte dove saranno presenti anche il rinnovato EcoSport e la Kuga sulla quale debutta il sistema di connettività e comandi vocali Sync 2, dotato di schermo touch da 8”. Non mancherà nemmeno l’incremento della disponibilità della trazione integrale All-Wheel Drive, per soddisfare una più ampia fascia di clientela. basa su uno studio della casa dell’ovale blu (condotto su un campione di 5.000 giovani tra i 17 e i 34 anni in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), secondo cui i Suv sono particolarmente apprezzati dai ‘Millenial’, giovani di età compresi tra i 17 e i 34 anni, che rappresenteranno il potenziale della crescita di questo segmento in Europa. Secondo l’analisi questa “tribù” rappresenta il 24% della popolazione europea e il 25% di chi in questa fascia ha intenzione di acquistare un’auto nei prossimi 12 mesi, è orientato verso la scelta di un Suv. I dati sono confortati dall’agenzia di ricerca e consulenza strategica Benenson Strategy Group, secondo la quale i Suv sono apprezzati dai Millenial perché dinamici e divertenti da guidare, nonché più in linea con l’immagine di sé che desiderano proiettare all’esterno. “La ricerca evidenzia due punti importanti – ha aggiunto Roelant de Waard, vice presidente, marketing, vendite e assistenza, di Ford Europa – il primo è che il successo dei Suv in Europa non è una moda passeggera, il secondo è che i giovani non sono così distaccati dall’idea di proprietà dell’auto come alcuni ipotizzano, specialmente se si parla di Suv. Sia sul fronte emozionale che su quello razionale, molti giovani clienti europei vedono nei Suv la scelta perfetta per il loro stile di vita”. Da segnalare che nel 2013, i Suv hanno rappresentato il 23% delle vendite globali di Ford, crescendo del 17% rispetto all’anno precedente, mentre entro il 2020, i Suv peseranno per il 29% delle vendite globali di vetture Ford, grazie soprattutto all’incremento della domanda in Europa e in Cina. In Europa la quota di mercato Ford dei Suv è passata dal 9% del 2008 al 19% del 2013 e in Cina, nello stesso periodo, è passata dal 7% al 17%. All’inizio del 2015, la gamma Ford offrirà 8 modelli dotati di trazione integrale All-Wheel-Drive o 4×4, rispetto ai 3 del 2012, tra cui la nuova Focus RS e la nuova Edge. Le stime prevedono quindi vendite di auto a trazione integrale Ford in crescita, tra il 2014 e il 2016, di circa il 50%, per arrivare a quota 70.000 unità. La trazione integrale intelligente è già disponibile su Kuga, Mondeo, S-Max e Galaxy, e sul nuovo Transit, e sarà di serie sulla nuova Edge, mentre la trazione integrale sportiva Ford Performance con ripartizione dinamica della coppia esordirà sulla nuova Focus RS per garantire il massimo controllo durante la guida sportiva, mentre la versione 4×4 del pick-up Ranger è dotata di marce ridotte ed è inseribile anche in movimento. “Ford offre ai clienti europei la tecnologia di trazione integrale più adatta alle diverse necessità – ha concluso Joe Bakaj, vice presidente sviluppo prodotti di Ford Europa – Il sistema di trazione integrale intelligente controlla l’aderenza delle ruote al fondo stradale e massimizza grip, stabilità e sicurezza. La trazione integrale sportiva della nuova Focus RS permette di incrementare la velocità tra i cordoli e in uscita curva, distribuendo la coppia per scaricare sull’asfalto il massimo della potenza. La trazione 4×4 del nuovo Ranger permette invece di affrontare e superare i terreni e le condizioni più ostili”. Insomma prepariamoci a una nuova “invasione” di Sport Utility Vehicle targati Ford anche se, saranno sicuramente in pochi gli acquirenti a beneficiare realmente dei vantaggi offerti dai modelli a trazione integrale. (m.r.) Tratto da: http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2015/09/09/news/ford_a_tutto_sport_utility_vehicle-122454022/ |
Il trattamento fiscale
![]() Il trattamento fiscale da applicare ai veicoli presi in noleggio a lungo termine è regolato dall’articolo 164 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Secondo l’attuale normativa, la tassazione dipende principalmente dall’impiego del veicolo. Sono deducibili al 100%, sia per la quota noleggio sia per quella relativa ai servizi (assicurazione, tassa di possesso, manutenzione ecc.) i veicoli intestati all’azienda e strumentali all’attività d’impresa. Si scende al 70% per “i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d'imposta” (quindi in “fringe benefit”). Se, infine, l’azienda ha intenzione di non assegnare il veicolo, la quota cala al 20%, con un limite massimo di 3.615,20 euro e un costo deducibile di soli 723,04 euro all’anno: in questo caso, a questa formula d’affitto diviene preferibile un classico finanziamento. Per tutti gli altri casi, i dettagli relativi alla detraibilità e alla deducibilità vedere l’approfondimento nella guida “Auto aziendali, norme e fisco”. Ai fini dell’Iva, è importante che in fattura le indicazioni della quota relativa al noleggio e di quella relativa ai servizi siano separate. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/noleggio-lungo-termine/trattamento-fiscale |
Nessun rischio svalutazione
![]() Rispetto al normale acquisto, disporre di un’auto noleggiata con un contratto a “lungo termine” permette anzitutto di scegliere il veicolo senza la preoccupazione di doverlo rivendere a fine utilizzo, oltre che di non dover scendere a compromessi nella scelta del modello, del motore, dell’allestimento (ove non ne sia disponibile in gamma uno di tipo “business” dedicato alle flotte) e del colore. Certo, il noleggiatore potrebbe valutare che alcune delle opzioni scelte rischia di far diminuire, a fine contratto, il valore residuo del veicolo, e quindi potrebbe richiedere una rata più elevata rispetto a una scelta più “conformista”: il “gap” potrebbe però essere bilanciato dal maggiore sconto, legato proprio alla “particolarità” della vettura, che il noleggiatore potrebbe spuntare in fase di acquisto. Il consiglio? Prevedere sempre due configurazioni: una che soddisfi appieno, e un’altra un po’ meno “esigente”. E, per entrambe, richiedere i relativi preventivi a più compagnie. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/noleggio-lungo-termine/nessun-rischio-svalutazione |
Scegliere l'auto
![]() L’aumento del numero di operatori in campo ha portato vantaggi per la clientela professionale orientata al noleggio a lungo termine. A cominciare dall’offerta di veicoli, oggi più varia, “segmentata” ed elastica che in passato, e in alcuni casi “tagliata su misura” per soddisfare le esigenze del professionista o dell’azienda; ma anche dal punto di vista delle tariffe. Per guadagnare quote e fidelizzare i propri clienti, molte delle società “captive” (quelle, cioè, direttamente controllate da Case automobilistiche) hanno deciso di allargare la propria offerta anche a modelli di marchi che non fanno parte del loro gruppo. Oggi, le aziende possono ordinare auto di numerosissime marche, di tutte le tipologie (citycar, compatte, berline, wagon, Suv e ammiraglie) e di ogni genere di alimentazione (benzina, diesel, gpl, metano, ibrida, elettrica e persino a idrogeno). Le italiane sono molto apprezzate: la classifica 2014 delle più vendute nel settore, elaborata da Dataforce, ha visto primeggiare tre Fiat, la Panda, la 500L e la Fiat 500. Seguite da Fiat Punto/Grande Punto, Bmw Serie 3, Lancia Y, Volkswagen Golf, Volkswagen Passat, Renault Clio e Alfa Romeo Giulietta. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/noleggio-lungo-termine/scegliere-auto |
Ford, verso un futuro sempre più 4x4
Secondo gli analisti le vendite dei SUV saliranno ancora nei prossimi anni. Ecco la strategia dell'Ovale Blu nel segmento delle sport utility, a cominciare dalla nuova Edge che debutta al Salone di Francoforte 2015![]() SUV vuol dire “Sport Utility Vehicle”, ma anche “successo” per molti costruttori che nell'incrocio tra berline e fuoristrada hanno scommesso molti anni fa, pensando che fosse giusto cavalcare un'onda che qualcuno definiva passeggera, ma che invece si è rivelata una vera gallina dalle uova d'oro per molti brand.
Si dirà, “Prima o poi ci si stuferà dei SUV”. E invece no, stando almeno alle previsioni degli analisti a cui molti costruttori affidano le proprie scelte strategche. Punterà molto su sport utility e sulle vetture con trazione integrale ad esempio Ford, che tra pochi giorni svelerà al pubblico europeo del Salone di Francoforte 2015 la nuova Ford Edge, che come la Mustang varca per la prima volta l'oceano (è infatti un modello rimasto sinora destinato al mercato USA) per cercare di affermarsi in Europa. Cinque nuovi SUV all'orizzonte La Ford Edge debutterà all'IAA nella versione con specifiche europee, ma non sarà la sola novità dell'Ovale Blu nel segmento delle “tuttoterreno”: nei prossimi tre anni la Casa americana lancerà cinque modelli tra nuovi o significativamente aggiornati rispetto alle versioni attuali, che competeranno nel mercato SUV/crossover europeo.
Oltre alla Edge, saranno le versioni aggiornate della EcoSport e della Kuga, a bordo della quale arriverà il sistema di connettività e comandi vocali SYNC 2 dotato di schermo touch da 8”. Le altre due le conosceremo più avanti. Il silenzio è infatti d'oro in questa fase: secondo le proiezioni, le vendite di SUV Ford in Europa cresceranno nel 2016 del 200% rispetto al 2013. Sempre più 4x4 Nel 2013, i SUV hanno rappresentato il 23% delle vendite globali dell’Ovale Blu, crescendo del 17% rispetto all’anno precedente. Entro il 2020, i SUV peseranno per il 29% delle vendite globali di vetture Ford, grazie soprattutto all’incremento della domanda in Europa e in Cina. In Europa, la share dell’Ovale Blu nel mercato dei SUV è passata dal 9% del 2008 al 19% del 2013. In Cina, nello stesso periodo, è passata dal 7% al 17%.
Secondo secondo le analisi di IHS Automotive, le vendite di SUV Ford in Europa nel 2016 cresceranno del 200% rispetto al 2013, anno in cui Ford ha lanciato la propria offensiva nel territorio SUV, raggiungendo quota 200.000. Il peso dei SUV sul mercato vetture europeo raggiungerà il 27% entro il 2020, contro il 20% del 2014. Piacciono ai “Millennial” Secondo uno studio condotto da Ford, i SUV sono particolarmente apprezzati dai “Millennial”, ovvero i giovani di età compresi tra i 17 e i 34 anni che rappresentano il 24% della popolazione europea. Secondo la ricerca condotta da Ford, il 25% di chi in questa fascia ha intenzione di acquistare un’auto nei prossimi 12 mesi, è orientato verso la scelta di un SUV.
Secondo l’agenzia di ricerca e consulenza strategica Benenson Strategy Group, i SUV sono apprezzati dalla generazione Y perché dinamici e divertenti da guidare, nonché più in linea con l’immagine di sé che desiderano proiettare all’esterno. Tratto da: http://www.automoto.it/news/ford-verso-un-futuro-sempre-pi-4x4.html |
Noleggio a lungo termine: niente diritti di Motorizzazione
Lo ha deciso il Tar del Lazio nei casi di intestazione temporanea dei veicoli a noleggio oltre i 30 giorni. ![]() DUE SENTENZE - Vi ricordate la querelle sull’intestazione temporanea delle auto? Vedi una delle news qui: ha dato vita a interpretazioni infinite. E anche a vertenze legali. Infatti, sono appena arrivate due sentenze del Tar del Lazio (le 11004/2015 e 11006/2015) a seguito dei ricorsi promossi dalle maggiori società di noleggio veicoli contro le circolari con cui il ministero dei trasporti aveva regolamentato a fine 2014 l’articolo 94 (comma 4 bis) del codice della strada: è illegittimo chiedere il pagamento dei diritti di Motorizzazione nei casi di intestazione temporanea dei veicoli a noleggio oltre i 30 giorni; quindi, le aziende clienti delegheranno le società di noleggio a espletare tutti gli adempimenti. Ne dà notizia l’Aniasa, l’associazione del noleggio veicoli di Confindustria. FINE LODEVOLE, MA… - La norma, risalente al 2010 e concepita per contrastare l’elusione e le intestazioni fittizie, prevede l’obbligo di comunicare all’archivio nazionale le generalità dell’utilizzatore del veicolo per un periodo superiore ai 30 giorni. L’applicazione, tuttavia, si è rilevata di estrema difficoltà amministrativa, specialmente per le 65.000 aziende e le 2.700 pubbliche amministrazioni clienti delle società di noleggio, che comunque già dal 2012 comunicano regolarmente all’anagrafe tributaria le generalità complete della clientela. Morale della favola: il versamento di 9 euro a veicolo per diritti di Motorizzazione (più 21 euro d’imposta di bollo per un totale di 8 milioni di euro l’anno), stabilito dalle circolari, non trova fondamento normativo per il settore del noleggio; la ricevuta rilasciata dalla Motorizzazione non è riconducibile alla tabella legislativa di riferimento. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/news/noleggio-lungo-termine-niente-diritti-motorizzazione-342746 |
Per LeasePlan, “tasse e accise frenano l’auto”
Una ricerca della filiale del gruppo olandese specializzato nel noleggio a lungo termine mette il dito sulla piaga. ![]() POTREBBE ANDAR MEGLIO - Le consegne a persone giuridiche e a partite Iva continuano a trainare le vendite italiane del nuovo in questo inizio 2015: le compagnie di noleggio a lungo termine hanno premuto a fondo sull’acceleratore degli acquisti in vista dell’Expo a Milano. I segni positivi di gennaio (noleggio +54,2%, società 8,4%) e di febbraio (noleggio +45%, società 2,9%) confermano i risultati incoraggianti di fine 2014. Nonostante l’andamento promettente, però, nel settore business le cose potrebbero andare molto meglio, almeno a leggere lo studio realizzato da LeasePlan Italia: secondo la filiale italiana del gruppo olandese, specializzato nel noleggio a lungo termine e presente in 32 Paesi con una flotta di 1,3 milioni di veicoli, permangono da noi numerose criticità che frenano la corsa delle vendite di vetture destinate alle aziende. IMPUTATE LE ACCISE - La ricerca di LeasePlan evidenzia come “la principale causa di penalizzazione del settore sia rappresentata dal costo del carburante, nettamente più elevato rispetto ad altri paesi vicini”. I motivi, sottolinea il rapporto, sono da individuare innanzitutto nella forte incidenza delle accise e, in subordine, in un alto costo di raffinazione del petrolio e nell’incidenza dell’Iva al 22%. Tra l’altro, viene sottolineato come, a fronte di una diminuzione media nei Paesi UE della pressione fiscale sui carburanti di 5 punti, in Italia ne sia stato registrato un incremento di 3 punti. IVA E POLITICHE “GREEN” - Sul banco degli imputati c’è poi la normativa fiscale relativa all’acquisto e all’utilizzo delle auto per lavoro. Dalla comparazione diretta tra i vari regimi in vigore nei differenti stati membri dell’Unione, traspare come il peso dei tributi rischi di trasformarsi in un freno al ricambio e all’ampliamento delle flotte. In particolare, si legge come spesso in altri paesi del Vecchio Continente, tra i fattori che determinano i livelli di deducibilità e di detraibilità delle spese relative all’auto sia considerato “il livello di emissioni di CO2, con i veicoli meno inquinanti che godono di maggiori agevolazioni fiscali”. In occasione della diffusione di questo rapporto, Alfonso Martinez, amministratore delegato di LeasePlan Italia, ha auspicato un allineamento della normativa italiana a quella europea: “Un adeguato supporto dal punto di vista della fiscalità potrà sicuramente essere da impulso all’intero settore”. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/news/leaseplan-tasse-e-accise-frenano-l-auto-340154 |
Da LeasePlan, un taglio agli imprevisti
Propone assistenza immediata in caso di guasto o incidente, con costi ridotti e ripristino in tempi stretti per i veicoli commerciali in noleggio a lungo termine. ![]() SPAURACCHIO - Il fermo-veicolo è uno degli imprevisti più temuti sia dai “padroncini”, sia dalle aziende con flotte consistenti. Per limitarne le conseguenze, LeasePlan Italia, società specializzata nel noleggio a lungo termine del gruppo LeasePlan Corporation (compartecipato al 50% da Volkswagen AG), ha messo a punto un pacchetto di assistenza che incontra le esigenze di “tranquillità operativa” di chi utilizza mezzi commerciali. Il nuovo servizio punta sulla prontezza d’intervento in caso di guasto o di incidente, sulla rapidità di riparazione e su costi ridotti all’osso per limitare al minimo le noie e i danni economici che normalmente accompagnano il fermo-veicolo. Per Gavin Eagle, direttore commerciale della filiale italiana (nella foto), “Questa offerta si inserisce in un approccio personalizzato a tutto tondo, che ha l’obiettivo di erogare il giusto servizio per le diverse tipologie di clienti che ascoltiamo costantemente per poterli soddisfare al meglio”. UN TEAM DI ESPERTI - Con un parco mezzi su strada di 110.000 unità e 783 milioni di euro di fatturato, LeasePlan Italia è uno dei principali operatori nel nostro Paese. Pensata sia per i grandi parchi veicoli sia per le piccole e medie imprese, questa nuova iniziativa è un servizio indicato anche ai professionisti dotati di partita Iva (la flotta di commerciali in renting di LeasePlan comprende furgoni attrezzati per elettricisti e idraulici). A disposizione dei clienti in panne viene messa una squadra di professionisti in grado di trovare “al volo” officine specializzate e pezzi di ricambio e di risolvere nel più breve tempo possibile l’inconveniente occorso, sempre che non sia possibile provvedere in tempi stretti alla sostituzione del mezzo in utilizzo. Insomma, una bella tranquillità in più per chi con un mezzo commerciale lavora. Tratto da: http://www.alvolante.it/business/news/leaseplan-un-taglio-agli-imprevisti-340397 |